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Verbali delle riunioni del Comitato dei Presidenti degli Stati Uniti 
Intercomites
San Francisco, CA - 10/4/2005:
  • Conclusione finale
  • Verbale riunione
  • Washington, DC - 18/12/2004:
  • Verbale riunione
  • Pubblicazioni Comites:

  • MIAMI:

  • 9/2006 - 6/2006 - 3/2006 - 12/2005 - 9/2005 - 6/2005 - 3/2005 - 12/2004 - 9/2004
  • HOUSTON:

  • 6/2006 - 3/2006 - 12/2005 - 9/2005 - 12/2004
  • SAN FRANCISCO:

  • 11/2005 - 3/2005

    Iscrizione all'A.I.R.E.

    (Anagrafe degli Italiani Residenti all’ Estero)
    Utile promemoria dai consolati informa che solo il possesso di notizie complete ed aggiornate sullo stato anagrafico può contribuire a consentire il Consolato Generale di erogare rapidamente i servizi richiesti, nonché di porre in condizione di esercitare pienamente i propri diritti, non ultimo quello relativo al voto per corrispondenza.

    Comites USA:

  • Eletti
  • Comites mondo:

  • 2004 - 2009
  • Precedente
  • Chi sono i Comites: 

    I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all'estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana. 
    I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonchè con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell'interesse della collettività italiana, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero.
    I COMITES, d'intesa con le Autorità consolari, possono rappresentare le istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione alle Autorità e alle Istituzioni locali.
    I COMITES sono composti da 12 o 18 membri, a seconda del numero dei connazionali residenti in ciascuna circoscrizione consolare e durano in carica cinque anni.
    Legge: 
    LEGGE 23 ottobre 2003, n. 286
    Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all'estero.  (G.U. 250 del 27.10.2003)
    La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
    Promulga...
    LEGGE
    Schema: 
    Schema di decreto
    del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione della legge 23 ottobre 2003, n. 286, recante Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all’estero. (Approvato dal Consiglio dei Ministri il 27.11.2003)
    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Emana...
    SCHEMA
    25/10/2006   ore 12.53   
    Italiani nel mondo   

    ZUCCARELLO (COMITE L.A.): ECCO PERCHÉ HO FIRMATO IL "PROGRAMMA CICALA"   

    LOS ANGELES\ aise\ - "Ho firmato il Programma Cicala, condiviso ed elaborato da tutti i presidenti dei Comites degli USA, senza alcuna eccezione. Nel corso delle discussioni che hanno condotto alla stesura del documento ero tra quelli che insistevano per una soluzione più drastica e definitiva: l’abolizione del Cgie senza compromessi, cosmetica o passi intermedi". È Giovanni Zuccarello, Presidente del Comites di Los Angeles, che spiega oggi le ragioni che lo hanno portato a condividere il cosiddetto "programma Cicala" che la scorsa settimana è stato "ufficializzato" in un documento firmato all’unanimità da tutti i Presidentei dei Comites Usa (vedi AISE del 23 ottobre h.18.43).

    "Sono stato consigliere del Cgie per l’intera legislatura scorsa – spiega oggi Zuccarello - e conosco bene l’organismo in questione, ampiamente controllato dalla sinistra. Attualmente, nel Comitato di Presidenza siedono, con l’eccezione di un Consigliere, tutti rappresentanti della sinistra. È un ente inutile spendaccione e godurione. Lo era e lo è ancora più ora che abbiamo i nostri Parlamentari eletti all’estero a seguito della battaglia condotta da Mirko Tremaglia per oltre quaranta anni". 

    Per il Presidente del Comitato di Los Angeles, il Consiglio Generale "serve solo a soddisfare le ambizioni fasulle dei suoi componenti che giocano a fare gli uomini di Stato così come nel gioco del monopoli si gioca a fare gli imprenditori, ma con la differenza che nel secondo si gioca con soldi finti mentre nel primo con la moneta sonante del contribuente".

    La questione del costo del Cgie, insomma, sarebbe una delle ragioni che ne giustificherebbero l’eliminazione. "Commissioni geografiche, tematiche, di lavoro, sotto commissioni, cabine di regia, gruppi di lavoro, tavole rotonde" per Zuccarello "la fantasia non ha limite nel creare definizioni nuove roboanti, ripetitive ed inutili. Nessuno mi ha mai spiegato perché la "Commissione anglofona dei Paesi non Europei", alla quale appartenevo, si riunisce periodicamente nei diversi Paesi sparsi nel mondo e non nel corso dell'Assemblea a Roma. Quale legame, se non la lingua – si chiede - lega i diversi Paesi anglofoni che per realtà e storia hanno avuto fenomeni emigratori diversi e non accomunabili? Cosa di concreto ha partorito il Cgie in oltre quindici anni di attività se non montagne di carte che giacciono polverose nei vari archivi senza seguito alcuno? Quale è stata la spesa?"

    "I Parlamentari eletti all’estero – prosegue il Presidente di Los Angeles - malgrado quello che afferma con una espressione triviale il sig. Bobo (a proposito avevo una volta un cane bastardo che si chiamava così), contano e contano molto e possono mantenere i contatti con le comunità italiane che li hanno eletti, tramite i Comites o in maniera più sintetica tramite il Comitato dei Presidenti che può riunirsi più volta all’anno con la loro partecipazione". 

    Richiamando quanto scritto da Filosa sul nuovo giornale diretto da Gian Luigi Ferretti "L’Italiano", cioè che "la quasi totalità dei Consiglieri del Cgie dichiara l’importanza dell’organismo del quale fanno parte e insistono sul suo mantenimento" Zuccarello commenta: "mi sarei meravigliato del contrario. È come chiedere all’acquaiolo se l’acqua è fresca, o al barista se il suo caffè è buono".

    "Sono d’ accordo con la conclusione di Filosa – scrive ancora Zuccarello - il Cgie rimarrà, magari con qualche aggiustamento di plastica cosmetica. L’abolizione sarebbe una cosa logica e le cose logiche non trovano posto nel presente Governo. È più facile – conclude - fare stringere la cinghia ai pensionati, ai bambini delle scuole, agli ammalati che non ai rappresentanti del sottobosco politico". (aise)
       
    Editrice SOGEDI s.r.l. - Reg. Trib. Roma n°15771/75   


     
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