CGIE:"Il programma Cicala"

“I cittadini Italiani residenti all’estero sono rappresentati a livello regionale dai Comites e a livello nazionale dai Parlamentari, tutti eletti a suffagio diretto.  E’ quindi superfluo considerare la necessita’ di  un ulteriore organismo cha faccia da tramite fra Comites e Parlamento. Le mansioni che in precedenza erano affidate al CGIE sono ora passate ai Parlamentari eletti nel collegio estero ed ai  Comites, anche essi eletti a primo livello  nello stesso collegio. Sono pertanto  i Comites ad  essere il punto di riferimento fra la sovranita’ dell’elettorato ed i Parlamentari, e dovranno essere i Comites a selezionare un “comitato esecutivo” in sostituzione del presente CGIE, in un numero definitivamente inferiore della presente composizione del CGIE, che rappresenti l’intero collegio estero e continui nell’espletare, con i parlamentari, i compiti precedentemente affidati al CGIE, e appunto per questo rapporto diretto a livello locale e con i Parlamentari che questo “organismo  esecutivo  designato ed eletto dagli eletti” deve emergere dai Comites dei quattro collegi elettorali, cosi dar mettere a fuoco e conciliare, le differenti problematiche e inerenti esigenze. 

 La riforma deve tassativamente eliminare l’inclusione di “esponenti per nomina” a tutti i livelli. In organismi legalmente e democraticamente eletti, il numero dei componenti e’ fondamentale; l’inserimento di “nominati” sposta l’asse politico e legale dell’organismo stesso alterando e violando il potere decisionale affidato dagli elettori ai loro rappresentanti. Cio’ non toglie la possibilita’ in invitare “esperti”, senza diritto al voto. Questa riforma deve inoltre potenziare la presenza dei Comites con sedi adequate e relativi  finanziamenti per servire I nostri concittadini come di diritto ed in stretta  collaborazione con la rete consolare ed i patronati.”

Carmelo Cicala, Presidente del Comites di Washington D.C.
Coordinatore Intercomites U.S.A.
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